Un percorso artistico che va dal disegno al pastello, passando per l’olio su tela e l’acquerello. E’ quello di Enza Palesati, trai partecipanti alla collettiva ‘Proposta d’arte’, fino al 27 giugno in corso alla Arcadia Art Gallery di Milano
Hai riscoperto la tua vocazione artistica nel 2009, dopo aver frequentato dei corsi di disegno e acquerello. Cosa ti ha spinto a produrre arte?
La sfida quotidiana è la ricerca della luce e delle ombre in tutto ciò che mi emoziona
Enza Palesati
«Ho la passione del disegno fin da piccola. I primi amori sono stati la matita, il carboncino e la sanguigna. Ma ho ripreso a fare arte da adulta dopo essermi confrontata negli anni con tanti maestri italiani e stranieri apprendendo le tecniche dell’acquerello e del pastello.
Sono membro della PASIT (pastellisti italiani), dell’ARA (Associazione Romana Acquerellisti) e di FabrianoInArte, esponendo in Italia e all’estero».
Le tue opere sono spesso ritratti di bambini in espressioni festose. C’è un motivo particolare che ti legga a questo soggetto.
«La sfida quotidiana è la ricerca della luce e delle ombre in tutto ciò che mi emoziona. Amo dipingere ritratti i cui protagonisti vengono immortalati nella loro vita di tutti i giorni: la vita quotidiana è fonte infinita di ispirazione».
Ci sono altre tecniche che vorresti sperimentare?
«La tecnica dell’olio francamente l’ho sostituita con il pastello Mi piacerebbe però approcciarmi alla scultura».
Cosa porti alla mostra di Milano?
«Due opere: un prato in ombra di cicuta ed una natura morta con le melagrane, tutte e due con la tecnica del pastello».
Ci sono altri progetti all’orizzonte?
«Progetti particolari no ma sicuramente parteciperò ad iniziative simili»