Giovanna Danese e l’arte del realismo lirico

Possono poesia e pittura convivere nella stessa opera d’arte? La storia dell’arte è ricca di esempi ma anche artisti contemporanei prediligono questa convivenza multiforme. E tra di essi c’è l’artista Giovanna Danese, in mostra anche lei alla collettiva ‘Proposta d’arte’, fino al 27 giugno in corso alla Arcadia Art Gallery di Milano.

Gianna Danese
Gianna Danese
Com’è nata la tua passione per l’arte? Raccontaci il tuo percorso artistico costellato dai notevoli riconoscimenti in Italia e all’estero

«La mia passione per l’arte probabilmente è insita in me, ma il corso della vita ha fatto sì che dopo lo studio e e i concorsi da insegnante mi hanno portato prima a Milano e poi nella mia regione dove insegno ormai da quasi quaranta anni.

Espongo per la prima volta nella mia città: ad Avezzano, in provincia di L’Aquila nel 2003, quando un amministratore locale decide di fare una “ricognizione di Arte Visiva” sul territorio. Dopo questa partecipazione che prevedeva l’esposizione di una sola opera, sono stata invitata ad esporre le mie opere per raccogliere fondi al fine di sistemare un ambulatorio senologico per la prevenzione del cancro al seno, il cui ricavato è stato devoluto per intero alla LILT. In questo modo entro nel mondo artistico e vengo chiamata a partecipare a collettive e personali. Da allora non mi sono più fermata. Anche durante il periodo più cruciale della pandemia, io ho partecipato a mostre video-riprese.

Il mio percorso pittorico è stato in crescendo, diciamo che ho incontrato sempre persone serie, sia tra i colleghi pittori che tra critici, direttori artistici, organizzatori; poi ho imparato a scegliere tra le proposte. Ho esposto a Parigi, nelle Fiandre, a Bruxelles, a Madrid nell’ambasciata egiziana, nell’Ambasciata araba e nelle più importanti città d’arte in Italia. Le mie opere sono presenti in molte collezioni private e in alcuni spazi d’arte, gallerie e musei pubblici».

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La tua produzione è caratterizzata da un realismo lirico. Cosa ha ispirato questa tua scelta stilistica?

«Le mie opere sono da sempre accompagnate da poesie, ecco perché una delle mie prime presentazioni nasce con il titolo “Ut pictura poesis”. Adesso non ti so dire se scrivo prima la poesia o dipingo prima il quadro ma è certo che entrambe le attività, avanzano insieme.

La mia non è stata una vera e propria scelta, intendo: il canalizzare la lirica con la pittura, ma piuttosto le emozioni che esternavo ed esterno con le parole, mi viene facile trasformare queste ultime in colori e forme o meglio figure e ambienti, per lo più ambienti naturali.

All’inizio ho imparato da autodidatta a copiare le opere dei grandi, poi ho frequentato uno studio di pittura e in seguito collaborando con l’università per il mio lavoro, ho avuto la possibilità di frequentare da utente dei laboratori artistici».

Quali sono i soggetti che ami rappresentare di più?

«I soggetti ricorrenti sono ambienti paesaggistici, fiori, ma anche molto figurativo e arte sacra. La tecnica è olio su tela, in alcuni dipinti uso oltre al pennello anche la spatola».

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Tra i tuoi soggetti ricorrenti ci sono momenti della memoria e nature morte. Qual è il tuo rapporto con la natura e la memoria?

«Il mio rapporto con la memoria è sacro, così come lo è il mio rapporto con l’ambiente.

Io sto bene quando mi trovo in un ambiente, in cui i ricordi sono tangibili, quasi figurati, concreti e quasi palpabili. Sto bene anche quando sono immersa nella natura, contagiata dalla sua armonia, divento un tutt’uno con essa. Considera che per non fare abbattere degli alberi secolari vicino casa ho raccolto 2000 firme, in una cittadina sono molte, da sola e senza appoggi politici! Oggi è tutto dire!».

Gianna Danese , La Danzatrice, Olio su tela Zeropositivo
Gianna Danese , La Danzatrice, Olio su tela
Cosa porti alla mostra Proposta d’arte a Milano?

«Tornando alla pittura e in particolare alla mostra in corso, ho portato un quadro dal titolo: ”Ipocrisia” Perché penso che questa pandemia non ci abbia affatto migliorati, anzi tutt’altro. Addirittura, siamo stati capaci, in quanto uomini, nel 2022, a mettere su una guerra, una guerra in Europa, in un territorio definito ”Civilmente avanzato”. Una guerra definita di una violenza inaudita, una guerra senza dialogo, una guerra tra sordi ma purtroppo una guerra tra uomini!

Colgo l’occasione per ringraziare i miei colleghi pittori che mi hanno proposto agli organizzatori di questo evento, con alcuni di loro collaboro già da diversi anni. ho partecipato a mostre importanti in diverse città italiane, da nord a sud ma è la prima volta che partecipo con una mia opera, nella città di Milano».

Gianna Danese, Ipocrisia Zeropositivo
Gianna Danese, Ipocrisia
Quali sono i tuoi prossimi progetti?

«Continuerò a valutare le proposte che stanno arrivando spero di fare le scelte giuste e mi auguro un benevolo: ad maiora semper!»

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