Fissare un istante oltre la singola fotografia. È questo il lavoro di Barbara Probst, artista tedesca in mostra alla galleria Monica De Cardenas di Milano fino al 30 novembre. Un vero e proprio viaggio multidimensionale che scompone i singoli momenti fotografici da più punti di vista.
Barbara Probst
Nata a Monaco di Baviera nel 1964, Barbara Probst si è formata all’Accademia di Monaco in scultura e poi fotografia all’Accademia di Düsseldorf, ora vive e lavora tra New York e Monaco. Il suo lavoro è stato presentato al MoMa a New York nell’ambito della mostra “New Photography” nel 2006 e in numerose mostre personali, tra cui Le Bal a Parigi; Centre Pasquart, Bienne; Domaine de Kerguéhennec, Bignan, France; Museum of Contemporary Photography, Chicago; National Museum of Photography, Copenhagen; Stills Gallery, Edinburgh; Madison Museum of Contemporary Art; Oldenburger Kunstverein and the Rudolfinum, Prague.
E’ presente nelle collezioni di numerosi musei, tra i quali il Folkwang Museum, Essen; Museum of Fine Arts, Houston; Los Angeles County Museum of Art; Städtische Galerie im Lenbachhaus, Munich; MoMa, New York; Whitney Museum, New York; National Gallery of Canada, Ottawa; Centre Georges Pompidou, Paris and San Francisco MoMa.
Le case editrici Steidl, Hatje Cantz, Hartmann Books, and Éditions Xavier Barral hanno pubblicato monografie sul suo lavoro.

Exposure #119.1: Munich, Waisenhausstrasse 65, 08.02.16, 3:18 p.m., 2016
Ultrachrome ink on cotton paper
5 photographs: each 76 x 76 cm
Ed of 5
Courtesy Monica De Cardenas, Milano
Fotografie scomposte
Il lavoro di Barbara Probst si caratterizza per l’obiettivo di ‘relativizzare’ l’immagine. Le composizioni di 2-3 foto rappresentano lo stesso soggetto da diverse angolazioni. Il primo effetto sullo spettatore è quello di scatenare la ricerca del file rouge che unisce gli scatti. Se in un primo momento l’occhio identifica questo legame senza decifrarlo del tutto solo l’attenta osservazione restituisce la visione sfaccettata dell’immagine con i suoi legami e le sue contraddizioni.
“Questa frammentazione dell’attimo in una serie di immagini diventa il mezzo per indagare le tante ambiguità dell’immagine fotografica. – spiegano i curatori della mostra- La relazione tra l’istante fotografico e la realtà viene approfondita in due modi diversi, per cui il momento catturato acquisisce una qualità sconcertante. Da un lato, Probst abbandona lo sguardo unico della macchina fotografica e lo divide in vari punti di vista; dall’altro moltiplica e diversifica il momento dello scatto.”

Exposure #123.2, Greenport, N.Y., Silversands Motel, 1400 Silvermere Road, 04.03.17, 12:44 p.m., 2017
Ultrachrome ink on cotton paper
3 photographs: each 60 x 60 cm
Ed of 5
Courtesy Monica De Cardenas, Milano
La tecnica
Come ottenere questo effetto? Barbara Probst direziona due o più macchine fotografiche verso uno stesso soggetto o evento giocando con le distanze e le angolazioni.
“Lo sguardo della fotocamera imposta e trasmette una realtà diversa per ogni punto di vista, rivelando la relatività di ogni singola immagine. L’istante si frammenta, si dilata e si sviluppa come un racconto davanti ai nostri occhi”.
La mostra
Via Francesco Viganò 4- I – 20124 Milano
tel. +39 02 29010068